mercoledì 22 settembre 2010

SNOWBOARD: NON TRASCURIAMO LA PREPARAZIONE ATLETICA





Prima di iniziare i famosi weekend a base di snowboard mi sembra giusto soffermarsi su qualcosa che molto spesso si trascura: la preparazione atletica prima di affrontare una stagione sciistica o magari solo qualche giorno di surfate su soffice neve. Personalmente avevo completamente sottovalutato la questione.
In fondo svolgo attività fisica quasi regolarmente (palestra e qualche corsetta) e quindi due giorni di snowboard non mi spaventavano affatto. Invece ho dovuto ricredermi. Dopo il primo giorno di surfata muscoli del mio corpo che non pensavo nemmeno di avere hanno iniziato a lamentarsi ferocemente!

Ecco quindi cosa consigliano gli esperti per prepararsi al meglio (questo discorso non si applica agli sciatori in quanto i movimenti di base sono sostanzialmente diversi).


Innanzitutto, pericolosissima è la convinzione che due settimane di preparazione bastino per affrontare una stagione sciistica: niente di più sbagliato.

Una preparazione dell’ultima ora si può giustificare solo in soggetti che comunque praticano altri sport durante il resto dell’anno o che frequentino con regolarità (tre volte la settimana) la palestra. Solo in questo caso con una serie di esercizi specifici nelle ultime settimane si può ottenere qualche risultato. La stragrande maggioranza della gente che intende sfruttare tre, quattro weekend e magari passare la classica settimana bianca a marzo dovrebbe già ai primi di novembre iniziare un corso di presciistica almeno una-due volte la settimana. Un mesetto intensivo a febbraio è sempre meglio che niente.


Sicuramente la cosa migliore sarebbe praticare con continuità un qualsiasi sport anche d’estate: kite, freeride in mountain-bike, surf, arrampicata, o anche qualcosa di più tranquillo ma altrettanto efficace tipo il nuoto. L’alternativa se frequentate una palestra è farvi preparare una tabella di esercizi mirati al potenziamento delle gambe,addominali ,pettorali e tronco.


Se invece preferite il “fai da te” innanzi tutto ricordatevi sempre di fare esercizio di riscaldamento all’inizio e di defaticamento alla fine di ogni sessione di allenamento,dopo di che cominciate in maniera blanda senza strafare. Per iniziare possono andar bene 20 minuti di corsa o 20 di bicicletta, per poi aumentare nelle sedute successive. Per quanto riguarda la corsa, per chi non è allenato l’ideale è cominciare con un paio di minuti di camminata veloce. Proseguire con 10 minuti di corsetta leggera. Poi ancora 2 minuti di camminata. Di nuovo corsa per 10 minuti e ancora 2 minuti di camminata per concludere. Quando riuscirete a completare questa sequenza senza sforzo potrete aggiungere ancora 10 minuti di corsa.


E’ importante ricordare che lo snowboard è uno sport che richiede una esplosività muscolare notevole quindi dedicatevi anche ad esercizi come squat,balzi, stacchi a gambe tese,scatti ecc.


Spesso inoltre si dimentica una cosa tanto ovvia da essere trascurata: a sciare si va in montagna. Quindi ogni tipo di sforzo, anche minimo, si svolge in quota. Gli sport da discesa (snowboard e sci) prevedono un continuo salire e scendere, con dislivelli in alcuni casi anche notevoli. Questo comporta variazioni continue della pressione atmosferica, della presenza di ossigeno nell’aria e della temperatura con le relative modifiche organiche:quindi se non volete far impazzire il vostro beneamato corpicino pensate anche ad una visita medica stagionale in un centro di medicina dello sport.


Queste sono ovviamente soltanto linee guida, non certo un programma d’allenamento completo. Possono comunque rendere l’idea ed essere utili a coloro che come me, sottovalutavano completamente questo importantissimo aspetto!


Domani illustreremo invece un programma d’allenamento per migliorare le proprie prestazioni dedicato a chi svolge regolarmente snowboard a un certo livello.





( tratto da http://www.sportestremi.org/ )

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lunedì 20 settembre 2010

OBEREGGEN





Altro Comprensorio che vogliamo presentarvi ( che a dire la verità fa parte della val di fiemme) è OBEREGGEN!!!
Obereggen è il top! Lo hanno confermato 220 esperti dello "Skiare Test", concordi nel fatto che lo Ski Center Latemar ha le piste meglio preparate dell'intero arco alpino.
Gli esperti di neve hanno valutato accuratamente 26 destinazioni turistiche in Austria, Italia, Francia, Slovenia e Svizzera. Oltre alle piste è stato premiato anche il sistema d'innevamento migliore e Josef Gummerer è stato nominato "Maestro d'innevamento dell'anno". Questa nomina è solo l'ultima di una serie che Obereggen ha raccolto negli anni.



Un'importante attività che potete fare a Obereggen è lo sci o la discesa in slittino in notturnaOgni martedì, giovedì e venerdì, dalle 19 alle 22, il comprensorio offre infatti la possibilità di scendere con gli sci o lo slittino sulle piste illuminate dai proiettori. Un’opportunità gratuita per chi ha uno skipass settimanale o stagionale.




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(tratto da http://www.dolomitisuperski.it/)


giovedì 16 settembre 2010

LA STORIA DELLO SNOWBOARD

Dagli oceani alla neve


Non è facile stabilire chi sia stato il primo ad inventare lo snowboard. La gente di montagna ha sempre avuto la necessità di spostarsi sulla neve, e di trasportare carichi con la minor fatica possibile. I contadini in inverno scendevano a valle con la slitta, in estate trasportavano il fieno su appositi slittoni giù per i prati. Possiamo dire comunque che lo snowboard attuale è nato negli Stati Uniti. Deriva quasi certamente dal surf da mare, a sua volta originario della Polinesia in Oceania e delle Isole Hawaii nel Pacifico. Fu addirittura il grande navigatore ed esploratore James Cook, alla fine del '700, ad osservare gli indigeni polinesiani mentre si facevano trasportare dalle onde sulle canoe e su lunghe tavole di legno.

Il primo esempio documentato di rudimentale snowboard risale al 1929, quando Jack Burchett, un costruttore di slitte, tagliò un pezzo di legno piatto con dei lacci di stoffa per i piedi. Un'altra documentazione certa risale a circa trent'anni dopo: nel 1963 Sherman Popper, un ingegnere chimico, per far giocare i suoi figli inventò un attrezzo che battezzò snurfer. Popper unì due sci con l'intento di riprodurre un attrezzo simile al monosci, che all'epoca stava diffondendosi tra gli sciatori più spericolati. Si accorse però che i suoi ragazzi salivano sulla tavola di traverso, proprio come i surfisti da onda.


L'antesignano dello snow moderno

Popper prese allora un surf da onda e lo elaborò montando dei bordi metallici e progettando un attacco per la scarpa. L'attrezzo ebbe un grande successo tra gli amichetti dei suoi figli. Quindi registrò il nome e cedette i diritti alla ditta Brunswick che incominciò a produrre in serie lo Snurfer. Queste tavole giallo-nere di legno compensato fecero il giro degli Stati Uniti e una di esse arrivò tra le mani di Jack Burton Carpenter che, allora quattordicenne, cominciò ad elaborare lo Snurfer per migliorarne le prestazioni agonistiche. Nel 1969 un ingegnere di New York, D. Milovitch, anch'egli ispirato dal surf d'onda, costruì alcuni prototipi di tavole da neve e ne registrò il brevetto con il nome di Winterstick. La leggenda narra che l'idea gli venne dopo aver "surfato" sulla neve, per scherzo, con dei vassoi da mensa. Quelle di Milovitch furono costruite dapprima in legno resinato, ma così erano troppo fragili: utilizzò allora un'anima schiumata racchiusa tra laminati in fibra di vetro e con base in P-tex, un nuovo materiale. Per un certo periodo le cose andarono molto bene e i suoi attrezzi ebbero una grande notorietà grazie ad articoli pubblicati su Newsweek, Playboy e Powder.

Milovitch andò però incontro ad enormi spese di produzione che ne impedirono il decollo commerciale: le tavole risultarono troppo costose per invogliare le masse ad affrontare l'avventura dello snowboard. Milovitch produsse tavole fino agli anni 80, quindi abbandonò l'attività anche se la Winterstick, dopo vari problemi finanziari, riuscì a sopravvivere. Anche Jack Burton nel 1977 iniziò a produrre surf da neve. I suoi modelli somigliavano molto allo Snurfer di Popper: si differenizavano per il fatto che erano stretti come un monosci, costruiti in legno di acero laminato e con gli attacchi di gomma regolabili, muniti di una superficie antisdrucciolo. Con un nuovo prototipo Burton sorprese tutti vincendo molte gare. Decise così di trasferirsi a Londonderry, nel Vermont, per dedicarsi appieno al suo business. Nel '79 disegnò gli attacchi tipo strap. Nello stesso periodo Popper interrompeva la produzione tornando al suo lavoro di ingegnere.

Anni 80, la svolta di Jack Burton

Un altro personaggio iniziò l'avventura nel mondo dello snowboard contemporaneamente a Burton: Tom Sims. In realtà egli era un produttore di skatebord, lavorava nel suo garage con l'amico Chuck Barfoot. Sims provò ad incollare dei pezzi di tessuto sopra il legno e usò un foglio di alluminio come soletta. Sims tuttavia continuò a concentrarsi sulla produzione di skateboard. La svolta decisiva arrivò ancora una volta da Jack Burton: ispirandosi alla tecnologia dello sci, introdusse nel 1980 un prototipo con soletta in P-tex, strati di legno laminato e lamine. Nel Vermont nel 1982 si organizzò il primo campionato nazionale americano: la gara consisteva nel partire dalla cima di una montagna e arrivare in fondo, possibilmente interi. La leggenda narra che un certo Bob Boutin abbia raggiunto la folle velocità, per l'epoca, di 100 km orari con una tavola Backhill. Nei primi anni '80 erano pochissime le stazioni di sci che accettano lo snow. In alcune si richiedeva una specie di esame per poter accedere agli impianti e scendere sulle piste, con il quale si doveva dimostrare di avere una buona padronanza dell'attrezzo. Il primo prototipo di attacco moderno è del 1984 grazie ad un personaggio che non avrà il riconoscimento che meritava: Jeff Grell. Egli mise a punto un tipo di attacco che facilitava molto la guida della tavola, e che in seguito sarà imitato da tutti.

Ii campionati americani si spostarono a Stratton, nel Vermont, e diventarono gli U.S Open. Jack Burton aprì ad Innsbruck, in Austria, la divisione europea Burton. Nelle edicole americane apparvero due importanti riviste del settore che diventatorno in breve il punto di riferimento degli appassionati: Snowboarder e successivamente Absolutley Radical.

Apocalypse snow, esplode la mania

Un altro episodio importante nella storia dello snowboard accadde nel 1981, quando due riders americani della Winterstick, che si trovavano a Les Arc in Francia, vendettero una tavola ad un certo Regis Rolland, il quale a metà degli anni '80 produsse il primo video-film di snowboard intitolato Apoclypse Snow, che diventerà una pietra miliare del genere. Il film provocò una specie di contagio, una diffusione a macchia d'olio dello snowboard in tutta Europa. Nel 1989 si svolse a St. Moritz-Livigno il primo contest di snowboard in Europa in collaborazione tra ISA (International Snowboard Association) e la PSA (Professional Snow Association) due movimenti che unendosi daranno poi vita alla ISF (Federazione Internazionale Snowboard), che è tuttora l'organizzazione più vicina alla realtà dello snowboard. Con la diffusione crescente di questo sport migliorarono le tecnologie, i materiali. Nel 1994 lo snowboard raggiunse la definitiva consacrazione entrando a far parte degli sport olimpici. Nel 1996 un altro celebre video contribuì alla popolarità di questo nuovo sport: Subject Haakonsen. Nel 98 lo snowboard, con tutte le sue discipline, approdò ai giochi olimpici di Nagano in Giappone. In Italia, oggi, il successo di questo sport è testimoniato da più di 100 club e da oltre 1600 soci.

lunedì 13 settembre 2010

VAL DI FIEMME

Dopo il Civetta e 3 Valli ecco il terzo comprensorio convenzionato con noi........

LA VAL DI FIEMME!!!




La Val di Fiemme, "porta delle Dolomiti" si estende per 35 km nel Trentino nord orientale. Tra le più belle valli dell'arco alpino, è rinomata area turistica che si distingue per la duplice opportunità di praticare lo sci alpino e nordico ai massimi livelli, senza tralasciare le innumerevoli opportunità dell'après-ski e il ricco calendario di eventi che attinge a tradizioni, storia e cultura di un territorio ricco di opportunità.
Lo skipass Val di Fiemme-Obereggen consente l'accesso alla piste dello ski center Latemar, dell'Alpe Cermis, di Bellamonte-Alpe Lusia, del Passo Lavazè-Oclini, Oclini, con oltre 100 km di piste che assicurano tanto sprt e divertimento.

Lo sci di fondo è praticato nei rinomati centri del fondo di Passo Lavazè e di Lago di Tesero che, collegati al tracciato della Marcialonga e agli anelli di Bellamonte e dei paesi di fondovalle, offono 150 km di piste in grado di soddisfare anche lo sciatore più esigente.



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( tratto da http://www.dolomitisuperski.it/)


giovedì 9 settembre 2010

LA STORIA DELLO SCI

Lo sci è probabilmente il più antico mezzo di locomozione inventato dall'uomo (prima della ruota), vista la semplicità di costruzione.
Alcune incisioni rupestri datate 4000 anni fa, ritrovate in Norvegia, raffigurano degli umani con ai piedi degli sci.
Alcune forme primordiali di sci sono stati rinvenuti in ritrovamenti fossili, in Siberia e in Svezia, risalenti alla stessa epoca.
I Lapponi già 2000 anni fa utilizzavano uno sci lungo e sottile nel piede destro e uno corto nel sinistro, equipaggiato con pelli di foca, per darsi la spinta: tale mezzo di locomozione fu utilizzato fino agli inizi del 1900.
La storia italiana dello sci risale al 1663, quando il prelato Francesco Negri, durante il suo viaggio in Lapponia raggiunse Capo Nord con ai piedi "due tavolette sottili, che non eccedono in larghezza il piede, lunghe otto o nove palme, con la punta alquanto rilevata per non intaccar la neve" (dal libro "Viaggio settentrionale").
Gli sci furono un mezzo di trasporto vincente, che resistette ai secoli, poiché avevano una efficienza eccezionale se confrontata con gli altri mezzi di locomozione (ovviamente nei continenti dal clima più freddo): con gli sci ai piedi si possono percorrere infatti dai 300 ai 400 chilometri al giorno, come dimostrò nel 1888 Fridtjof Nansen, che in 39 giorni raggiunse la Groenlandia, la attraversò interamente ed arrivò infine nella baia di Baffin.
Gli sci rimasero poco più che due assi di legno fino alla metà dell'800, quando iniziarono le innovazioni tecniche che proseguirono per tutto il 1900 e continuano tutt'ora a un ritmo impressionante.
I pionieri di queste innovazioni furono Sondre Nordheim, che inventò lo stile del telemark; e il pittore e inventore Mathias Zdarsky che, alla fine dell'800, accorciò gli sci a 1 metro e 80 (prima erano lunghi più di 3 metri) e brevetta 25 tipi di attacchi; Il più funzionale è il "Lilienfelder", dal nome del suo villaggio, che impedisce al piede di scivolare lateralmente e possiede una talloniera di ferro o alluminio.
Lo sport dello sci Con le innovazioni apportate da Sondre Nordheim, lo sci divenne un vero e proprio sport. Fino ad allora, infatti, non esisteva una tecnica per frenare e curvare anche a causa delle attrezzature e soprattutto degli attacchi.
La prima gara vera, sebbene non ufficiale, avvenne nel 1843 a Tromsø, in Norvegia.
Nel 1860, il re norvegese organizzò una competizione ufficiale a Oslo, mettendo in palio la coppa Holmenkollen.
Nelle valli alpine italiane gli sci invece arrivarono solo nel 1897 ad opera dell'ingegnere svizzero Adolf Kind, che viveva e lavorava a Torino. Mostrò i suoi sci di fabbricazione svizzera ad alcuni amici, i quali entusiasti fondarono il primo "ski club" italiano, lo Ski Club Torino il 21 dicembre 1901.
Il 1897 sembra essere, quindi, l'anno della nascita ufficiale dello sci in Italia (fino ad allora chiamato ski).
I primi sci in metallo furono inventati da Howard Head, un pilota di idrovolante che, avendo dimenticato a casa i propri sci, provò ad usare i pattini di riserva dell'idrovolante e, trovandoli di proprio gusto, cominciò a produrli fondando la omonima casa nel 1950.
La FISI (Federazione Italiana Sport Invernali) nasce nel 1908 dalla Unione Ski Club Italiani. Oggi sovraintende quasi tutte le discipline dello sci: biathlon, carving, freestyle, sci alpino, sci d'erba, sci nordico, snowboard, sci alpinismo e lo sci di velocità o chilometro lanciato; e anche gli sport meno legati allo sci come bob, skeleton e slittino.

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martedì 7 settembre 2010

MOENA LUSIA - SAN PELLEGRINO – FALCADE




Dopo avervi presentato tempo fa il primo comprensorio convenzionato con noi ( Civetta) ora vi presentiamo il secondo comprensorio che vi darà la possibilità di divertirvi il prossimo inverno.



MOENA LUSIA - SAN PELLEGRINO – FALCADE. Una Ski Area dove lo sport invernale significa emozione! Dolci discese innevate, attorniate dal panorama dolomitico, che conducono lo sciatore fino a valle, nei piccoli borghi ricchi di storia e tradizione.
100 chilometri di piste, ottimamente preparate, che offrono il piacere dello sci nello stile più moderno. Sarà una continua "Emozione" sciare in questo splendido comprensorio, oramai famoso per le sue piste ben curate ed i suoi moderni impianti di risalita. Tre le Valli che lo compongono: Val di Fassa - Passo S. Pellegrino - Valle del Biois, a cavallo fra le province di Trento e Belluno. 100 km di piste perfettamente innevate, garantite da un sistema di innevamento programmato dell'ultima generazione, a cui si aggiungono i 60 km di piste da fondo. Possibilità di praticare ogni tipo di sport sulla neve per il divertimento di adulti e piccini. E ancora, panorami mozzafiato fra i più belli al mondo al centro delle Dolomiti Trentine e Venete: il gruppo delle Pale di San Martino, i Monzoni, il Catinaccio e la Marmolada accompagnano lo sciatore lungo un carosello di suggestive salite e discese.
Un vero e proprio “Tour di Emozioni”. Splendido ed unico itinerario che vi porterà a scoprire gli angoli più suggestivi e caratteristici delle vallate. 3 Valli, la vacanza invernale del modern style dove la magia del passato rivive nell'odierna tradizione turistica!


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venerdì 3 settembre 2010

FREESTYLE SKI BREVE STORIA


Il freestyle Ski nacque in Norvegia negli anni 1930 come sci acrobatico, quando degli sciatori iniziarono ad usare mosse acrobatiche nell’allenamento dello sci alpino e dello sci di fondo. Iniziò a prendere piede come sport agonistico però negli Stati Uniti negli anni 1960 e anni 1970 anche col nome di “hot dog”. All’inizio lo sport aveva poche regole ed era non poco rischioso.
La Federazione Internazionale Sci riconobbe il freestyle come uno sport nel 1979 e gli ha conferito un nuovo regolamento riguardante la certificazione degli atleti e le tecniche di salto, in modo da tagliare gli elementi più pericolosi dalle competizioni. La prima Coppa del Mondo di freestyle fu organizzata nel 1980 e il primo Campionato mondiale di freestyle ebbe luogo nel 1986 a Tignes.

Attualmente ci sono appunto due discipline fondamentali: gobbe e salti, ma recentemente è emerso un nuovo ramo della disciplina, chiamato Newschool Skiing influenzato anche dallo skiboarding.
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(tratto da http://www.sportestremi.org/)

mercoledì 1 settembre 2010

CURIOSITA E INFORMAZIONI UTILI SULLO SNOWBOARD





Lo snowboarding, o semplicemente snowboard, è uno sport di scivolamento di recente costituzione, nato sulla scia degli sport da tavola (board in lingua inglese), come surf e skateboarding. Lo si pratica su una tavola, generalmente di legno e fibra di vetro, provvista di lamine, soletta in materiale sintetico e attacchi a cui si fissano i piedi in modo trasversale.
Le tipologie di snowboard sono due: hard e soft.

La prima, meno diffusa, si pratica con tavole più strette(pertanto l'inclinazione del attacco sarà molto superiore rispetto a un soft), lunghe e rigide rispetto alla seconda, e con scarponi rigidi simili a quelli dello sci, ma con i tallone arrotondato e una maggiore inclinazione in avanti per facilitare la posizione sulla tavola.Le discipline praticate sono lo slalom, parallelo e gigante, ed il boardercross, che può essere praticato anche con tavole soft. Da questo tipo di snowboard derivano gli sci da carving.
La seconda si pratica con tavole e attacchi piú morbidi, che permettono maggiore libertà di movimento,ovviamente gli impulsi trasmessi al mezzo sono meno marcati: le discipline rilevanti sono il "freestyle", diviso a sua volta in "halfpipe", "big air" e "slopestyle", e il "boardercross". Il freestyle non ha regole precise, lasciando molto spazio alla fantasia dell'atleta ed alla sua interpretazione dell'ambiente circostante, spesso, ma non sempre, mirata a cercare conformazioni che permettano di saltare per poi eseguire in aria particolari figure. Sempre più spesso le stazioni sciistiche mettono a disposizione dei freestylers zone a loro dedicate, dette snowpark, composte di salti e ostacoli di varie tipologie e dimensioni. Negli ultimi anni lo snowboard freestyle ha acquisito anche una dimensione più urbana con l' avvento degli streetrails, mutuati dal mondo dello skateboard.

Un discorso a parte va fatto per il "freeride",la discesa in neve fresca, che si pratica con tutte e due le tipologie di tavola, e a detta dei "puristi" è l' essenza dello snowboarding, in quanto mette più a contatto con la natura, non prevedendo l' utilizzo di strutture fatte dall'uomo.

Questo sport, come il surf e lo skateboard, per molti (soprattutto negli USA) è inteso anche come stile di vita.

Questo si riflette anche nell'organizzazione a livello internazionale dello sport, che vede due organizzazioni contrapposte: la sezione snowboarding della FIS e la International Snowboarding Federation (ISF). La seconda è più vecchia e raggruppa i duri e puri, che non intendono scendere a compromessi con quella che viene da loro percepita come la vecchia nomenclatura dello sci alpino. Il CIO però riconosce solo la FIS , e solo atleti tesserati per federazioni riconosciute da questa possono partecipare alle Olimpiadi Invernali. Molti professionisti rifiutano di partecipare ai Giochi per protesta contro le regole e la concezione dello snowboarding come disciplina olimpica.

Lo snowboard è così divertente che potrebbe essere considerato illegale! Perchè mai tanta gente giovane o non piu' giovane scala montagne per poi tornare giu? La risposta è "scivolare"!

L'uomo è sempre stato attratto da questa sensazione; il surf è praticato sin da tempi lontani come dimostrato dai primi surfisti delle Hawaii e tutt'oggi ne esistono cosi' tante varianti che dimostra che o sono tutti matti o è davvero una sensazione bellissima...beh sicuramente la seconda!

Ma lo snowboard è anche natura,; poche discipline come questa ne esaltano l'aspetto e la vivi e la senti in maniera diversa imparando a rispettarla e a condividerne i rumori e i silenzi!

L'attrezzo principale nello snow e' ovviamente la tavola e la scelta della tavola è fondamentale sul continuo della nostra passione.

La scelta della tavola è influenzata da due variabili: la statura (la tavola deve arrivare tra mento e naso) e il peso (piu' sei pesante piu' la tavola deve essere lunga).Considerate anche che snow corti hanno una migliore manovrabilità ma sono poco veloci, mentre snow piu' lunghi sono si' piu' veloci ma si fanno poco apprezzare per dei trick . Aria aperta, vestiti comodi, larghi di quelli a volte non capiti dagli sciatori piu' "anziani" e che ti guardano male come fossi un alieno senza sapere invece che forse gli alieni per te sono loro con quelle tute da sci stile anni 80 che hai solo visto nelle foto storiche dello sci o agli antipodi dello snow (anche se gli sciatori piu' normali seguono la snow-moda)! E allora ti accorgi che sono loro che non sono al posto giusto perchè il mondo si evolve cambia muta e solo chi non è al passo coi tempi col tempo passa!





La scelta della tavola snowboard risponde alle domande:

Che tipo di Snowboarder sei?

Prima decidi che tipo di rider vuoi essere:

- freerider:è la scelta più popolare e versatile per la maggior parte dei rider, e rappresenta l'anima le origini di questo sport da neve.

- freestyler:è trick, air, street, pipe e snow parks. Insomma ti piace volare e chiudere manovre impossibili con la tua tavola e sverniciare le altre tavole snowboard.

- alpiner:se ti piace andare veloce, gareggiare, e sfiorare la neve con il corpo in curve al limite.

Altra cosa da considerare quando si deve scegliere tra le tavole da snowboard è in quale parte della montagna scendi. Ti piace il ripido, la neve dura o la neve fresca? Usi gli impianti da sci o ricerchi il benessere che ti da una gita backcountry con i paesaggi naturali che offre la montagna? Vuoi provare più di un tipo di snowboarding ? Preferisci una tavola da snowboard specialistica ad alte prestazioni o una tavola che ti permetta di fare un po' di tutto? Da tutto questo troverai quella tua tra le tavole snowboard Uomo o Donna, Adulto o Ragazzo.
Poichè lo snowboard cresce in popolarità, ci sono snowboard specifici per tutti. Oggi alcune tavole vengono prodotte in base al sesso e allo stile dei riders. Siccome le ragazze tendono ad essere più basse dei ragazzi, ad avere gambe più corte piedi più piccoli allora potrebbero cercare una tavola che sia più dolce, leggera, più stretta e corta. La stessa regola vale per i bambini. Oggi quasi tutti i marchi di tavole producono tavole snowboard per ragazze e tavole specifiche per bambini;

Quale è tuo livello??

Sei principiante, intermedio o snowboarder avanzato? Sei aggressivo o meno aggressivo? Ci sono differenti tavole snowboard per tutti i livelli. Alcune regole di senso comune sono da considerare:

- Se sei un principiante e magari hai scelto una scuola di snowboard, scegli un'attrezzatura base che è più economica e che ti permette di esplorare differenti stili di surfata.

- Se sei ad un livello intermedio, probabilmente già conosci le basi ma vuoi una tavola per iniziare a fare qualche trick e scendere su terreni montani più impegnativi.

- Se sei già ad un livello avanzato e te la cavi con ogni terreno o condizione di neve, allora hai bisogno di una tavola da snowboard specifica ad alte prestazioni.

Le protezioni sono da non sottovalutare nello snowboard sia che che sei un asso o un iniziato di questo sport ed è inutile che fate segni scaramantici tanto prima o poi una bella caduta capita a tutti. Arriviamo stanchi a fine giornata, magari abbiamo saltato tutto il giorno e non siamo più ben concentrati. Ci mettiamo in testa di provare quel maledetto trick fino a quando non ci riesce alla perfezione. O semplicemente stiamo scoprendo il mondo dello snow. In tutti questi casi, indossare delle protezioni può essere un sistema per surfare più a lungo e più sicuri.
Quella qui elencata sono le protezioni "base", quella cioè che dovreste avere soprattutto se siete alle prime armi:

Sistema scarponi-attacchi: Questi hanno una duplice funzione, oltre a bloccare il piede alla tavola servono anche a proteggere le caviglie e se troppo stretti o peggio troppo larghi possono causare seri problemi soprattutto nell'esecuzione di svariate manovre o nella fase di atterraggio delle stesse, inoltre si differenziano per protezione se sono scarponi rigidi o di quelli morbidi e ancora se gli attacchi sono rapidi o a straps.

Ginocchiere: meno usate dai piu' ma utili per i principianti perchè molto sollecitate nelle manovre iniziali e ti offrono la possibilità di non congelarti le ginocchia poggiandole spesso sulla neve.

Gomitiere: Se usate insieme alle polsiere offrono una ottima protezione soprattutto perchè quando cadiamo istintivamente portiamo avanti le braccia per attutire il colpo.

Polsiere: Possono essere di quelli incorporati con i guanti simili a quelli per skateboard o separati dal guanto stesso e ne esistono di vari materiali e forme diverse.

Fondoschiena: Molto apprezzati da chi comincia si tratta di un'imbottitura a livello dell'osso sacro che vi risparmia un dolore che è facile da ricordare per tutte quelle volte che sei caduto all'indietro soprattutto ai primi giorni.

Caschetto: E' obbligatoria per i minori di anni 14 e tutti i frequentatori dello snowpark. All'inizio puo' essere un po' fastidiosa ma poi ci si fa' l'abitudine e indossarlo diventa quasi naturale ed è una di quelle protezioni vivamente consigliata sia per chi comincia che per chi prova a fare delle manovre un po' piu' impegnative.

Scudo:Protegge la schiena ed è simile a quella usata dai motociclisti. In commercio ne esistono versioni base che proteggono la zona sacrale superiore e quella lombare e piu' complete che allungano la protezione a tutta la schiena e puo' essere separata o inclusa nello zaino portaoggetti;

Corpetto: simile ad una maglietta a maniche lunghe, aderente e imbottita, sulla quale sono montate le varie protezioni in plastica: gomitiere, rinforzi sulle spalle, scudo per la schiena, un'imbottitura o una piastra di plastica flessibile sul torace.



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lunedì 30 agosto 2010

SIAMO RITORNATI




Dopo 3 settimane di ferie ( ci volevano proprio) :-) siamo ritornati più in forma di prima con tantissime novità dedicate a tutti gli amanti degli sport invernali.


Innanzitutto inizierei anticipandovi un po di cose, siamo l'unica associazione del nord est a offrire ai nostri iscritti 8 comprensori sciistici convenzionati con noi( avete capito benissimo 8 comprensori tra i più importanti delle dolomiti), presentando la tessera socio nominale che avrete al momento dell'iscrizione( che iniziano a partire dai primi di ottobre) avrete degli sconti particolarissimi e riservati solo a voi sia per quanto riguarda lo skipass giornaliero aia per quanto riguardo gli skipass stagionali fatti entro il 25 dicembre 2010, tutte le altre associazioni o sci club non riescono ad offrirvi tanto informatevi pure dalle altre parti e vedrete che vi raccontiamo la verità solo da noi troverai una così ampia scelta di piste e comprensori da poter scegliere per passare le vostre vacanze o semplicemente una giornata tra amici; altre novità sono la possibilità di noleggiare tutta l'attrezzatura di cui avrete bisogno nei noleggi e negozi convenzionati ( ce ne sono almeno 1 in ogni comprensorio convenzionato).


La lista dei comprensori, dei noleggi sci e attrezzatura, dei rifugi e dei negozi convenzionati con noi vi verrà comunicata a breve..


intanto rimanete sintonizzati perchè molte novità devo ancora comunicarvele e lo farò molto presto....... Join Us Associazione Sportiva ............

martedì 10 agosto 2010

ANDIAMO IN FERIE...BUONE VACANZE A TUTTI !!!


Ciao a tutti, dopo mesi di costante lavoro, dopo tante feste riuscite in spiaggia e dopo tante collaborazioni stipulate per la nuova stagione invernale,è arrivato il momento di andare in ferie!!! L'associazione join us e quindi anche i ciosoti della neve vi salutano per un paio di settimane; augurandovi buone vacanze a tutti voi vi diamo l'arrivederci a settembre dove inizieremo finalmente a parlare di inverno con tutte le attività organizzate per voi in alta quota..
Anche il nostro profilo facebook non verrà più aggiornato fino a settembre insomma ferie a tutti gli effetti :-).

Durante questo periodo saranno cmq in funzione i nostri indirizzi email:

info@ciosotidellaneve.com e info@associazionejoinus.it e naturalmente il nostro numero 3406806439, quindi per qualsiasi esigenza importante contattateci...

A presto il consiglio direttivo di Join Us.

venerdì 6 agosto 2010

DIRETTA SU RADIO BSC ALLE 10.45


Per tutti gli appassionati della nostra associazione stamattina alle 10.45 saremo su radio BCS per un'intervista dove spiegheremo un po di questa associazione, chi siamo, cosa facciamo e i nostri obiettivi, quindi invito tutti quanti quelli che sono interessati a sapere un po più di noi di sintonizzarsi sulle frequenza di radio BCS e ascoltare l'intervista; colgo l'occasione per ringraziare tutti i responsabili della radio e il nostro carissimo amico Gianni che ci aiuta nel nostro intento di promozione.
un saluto a tutti il Lanza Marco...

MONDIALI JUNIORES DI SNOWBOARD A WANAKA


Saranno sei gli azzurri in gara ai Mondiali juniores di Wanaka (Nuova Zelanda) in programma dal 21 al 31 agosto. Il Il direttore tecnico Cesare Pisoni ha, infatti, convocato: Andrea Tribus, Nadya Ochner, Edwin Coratti, Mirko Felicetti, Manuel Pietropoli, Giorgio Ciancaleoni.
Il gruppo partirà per la Nuova Zelanda il 13 agosto, e l’obiettivo è quello di difendere l’oro conquistato nello snowboardcross un anno fa da Omar Visintin nello snowboard, mentre l’ultimo podio nel freestyle risale al 2006 con Deborah Scanzio, bronzo nel Dual Moguls di Krasnoe Ozero.
In Nuova Zelanda verranno asseganti i titoli nello slopestyle, snowboardcross, halfpipe (sia snowboard che freestyle), slalom parallelo, gigante parallelo, skicross e big air

mercoledì 4 agosto 2010

ITALBEACH IN SVIZZERA A CACCIA DI CONFERME!!!


Dopo la vittoria contro l'Ungheria il neo CT Esposito guida i suoi contro i vicecampioni del mondo a Zurigo
L'Italbeach del neo Commissario Tecnico Massimiliano Esposito continua la preparazione alle Superfinal di Euroleague che si disputeranno dal 26 al 29 agosto in Portogallo. Dopo aver superato brillantemente domenica scorsa a Cervia nel III Memorial "Igor Crescentini" l'Ungheria dell'italianissimo mister De Celis (5-0), gli azzurri sono diretti a Zurigo per quella che è ormai diventata una classica del beach soccer internazionale (venerdì 6 agosto calcio d'inizio alle h 20:15). Italia-Svizzera è una gara ricca di fascino anche se non ci sono trofei o punti pesanti in palio. Oltre ad incontrarsi ogni anno nelle competizioni ufficiali europee e mondiali, le due nazionali si sono affrontate nella storia anche in match amichevoli di grande spessore tecnico. In particolare l'Italia vola nella Confederazione Elvetica per la quarta volta in 6 anni. I precedenti disputati a Zurigo e Locarno nel 2005 ed a Berna nel 2008 hanno visto trionfare sempre gli svizzeri, nonostante siano stati tutti incontri emozionanti e molto tirati nel risultato. Diverso l'esito degli scontri giocati nella Penisola in quanto l'Italbeach ha messo a segno due vittorie convincenti nel 2005 a Gaeta e nel 2009 a Cervia. Lo spirito con cui l'Italia affronta la Svizzera in questa occasione però è diverso rispetto al passato, l'obiettivo è scegliere il gruppo con cui difendere il bronzo europeo nelle finali continentali di Lisbona. Il nuovo CT Esposito ha le idee chiare, ma non vuole lasciare nulla di intentato e, dopo i felici innesti di Longo e Gori (tre gol in due) contro gli ungheresi, ha deciso di visionare altri quattro elementi nuovi (Spina, Ietri, Marinai e Ramacciotti), complice la concomitanza della tappa della Serie A Enel in Sicilia che l'ha costretto a convocare tutti giocatori provenienti dalle squadre del girone centro-nord. "Andiamo in Svizzera con l'obiettivo di far bene - ha dichiarato Max Esposito - i ragazzi sanno bene che queste due gare (contro l'Ungheria e la nazionale elvetica, Ndr) sono "finte" amichevoli, perchè per noi valgono molto, abbiamo la necessità di ritrovare entusiasmo e compattezza". Il nuovo corso azzurro è già iniziato, ciò che preme maggiormente all'ex bomber di Lazio, Brescia, Napoli e Venezia è offrire sempre ulteriori motivazioni ai beachers italiani a beneficio della Nazionale: "In queste prime uscite, ma anche in futuro, cercherò di chiamare tutti coloro che si distinguono durante il campionato, perchè la maglia azzurra è un premio ma anche uno stimolo a superarsi ogni volta che la si indossa", parola di Esposito.
I convocati
Portieri: Simone Del Mestre (Coil Lignano S.), Piero Spina (Sambenedettese);
Difensori: Michele Leghissa (Coil Lignano S.), Marcello Fumagalli (Milano);
Laterali: Giovanni Longo (Coil Lignano S.), Simone Marinai (Viareggio), Dario Ramacciotti (Viareggio);
Attaccanti: Alvise Toffolo (Casinò di Venezia), Gabriele Gori (Viareggio), Alessandro Ietri (Grumo).

Lo staff
Capo Delegazione: Alberto Mambelli
Commissario Tecnico: Massimiliano Esposito
Segretario: Alberto Branchesi
Collaboratore Tecnico: Davide Bertaccini
Medico: Fabio Muzi
Fisioterapista: Giacomo Anibaldi Ranco
Magazziniere: Sandro Della Pelle
(articolo preso da www.ind.it)

lunedì 2 agosto 2010

21-24 AGOSTO 2010 VIENI A LES 2 ALPES!!!



Cosa c’è di più bello, di poter mettere le “chiappe” sul fresco della neve, nei giorni più caldi dell’anno ???

E allora, se troverai ancora posto, fatti accompagnare da amici, amiche, morosi, morose … parenti e serpenti !


DOVE ? LES 2 ALPES sul ghiacciaio più bello e grande d’Europa

QUANDO ? 21 – 24 AGOSTO 2010, quando lì da te fa solo caldo e qui … caldo e freddo

CON CHI ? CON CHI VUOI, MA ANCHE DA SOLA O SOLETTO. Vieni con gli amici, altrimenti li trovi qui

QUANTO INVESTO ? MA NA MISERIA PER 3 GIORNI DI
DIVERTIMENTO ! Sistemazione in Chalet 6PUNTO9 con colazione a 30 € al giorno, skipass 3 gg, 90 €,possibilità di cenare in chalet a 15 € e poi puoi girare assieme ai maestri 6.9 in ghiacciaio tutto il giorno.

non siamo riusciti a convincerti ? e allora stai a casa, sarà per la prossima ;-)))

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ASSOCIAZIONE JOIN US

MISTER ESPOSITO, MA CHE BELLA ITALIA !!!


Esordio vincente per il bomber di Lignano sulla panchina azzurra. L'Italbeach batte l'Ungheria per 5 a 0 e conquista la terza edizione del Trofeo Crescentini con una prestazione senza sbavature.
Il consueto appuntamento dell'Italbeach con il Trofeo Crescentini si trasforma in un concentrato di emozioni. Non più semplice vernissage dal sapore internazionale per gli azzurri della sabbia, ma vero e proprio teatro dove è andata in scena una bel pezzo d'opera. Dall'esordio di Max Esposito sulla panchina della Nazionale al gruppo da ricompattare dopo la delusione di Bibione nel FIFA World Cup Qualifier, dall'emozione degli esordienti alla volontà di riscatto di coloro che sono tornati a Cervia per vestire di nuovo la maglia azzurra. Una maglia che pesa addosso, come ha raccontato Max Esposito alla vigilia del match. Senza dimenticare il ricordo commosso per Igor Crescentini, il figlio del presidente della Federcalcio sanmarinese scomparso in un tragico incidente d'auto, alla memoria del quale è stato istituito il trofeo che da tre anni viene onorato dalla presenza della Nazionale italiana di beach soccer. Dopo le vittorie nel 2008 con la Spagna e nel 2009 con la Svizzera, gli azzurri hanno centrato il successo anche contro l'avversario di turno, l'Ungheria dell'italianissimo mister De Celis battuta per cinque a zero al termine di un match disputato senza sbavature dai ragazzi del neo CT Esposito. Un momento magico per l'ex professionista che ha indossato le casacche di Lazio, Brescia, Napoli e Venezia prima di innamorarsi del calcio di spiaggia e costruirsi una nuova carriera, affrontata con disciplina ed umiltà. Virtù che Esposito ha chiesto ai beachers chiamati in azzurro. "Non ho preteso da loro ne' gol ne' vittorie, ma di mettersi ognuno a disposizione del gruppo. Voglio una squadra di amici". Il ct, che non ha abbandonato il recinto di gioco come calciatore, ha anche centrato la qualificazione alle finali scudetto della Serie A Enel con la Coil Lignano, la formazione friulana della quale ne è il capitano ed uno degli uomini più rappresentativi. "L'aver raggiunto il primo posto in campionato è stata un'altra bella soddisfazione - ha commentanto Esposito - che fa il paio con la scelta della LND di affidarmi la panchina della Nazionale. Sto vivendo un periodo molto positivo, che mi ripaga di tante fatiche". Per affrontare l'Ungheria Esposito ha realizzato un mix composto da baluardi dell'Italbeach e da alcuni tra i giocatori più in evidenza nel campionato italiano. Hanno fatto così il loro esordio Gabriele Gori, attuale capocannoniere della Serie A, e Giovanni Longo, compagno di squadra di Esposito nel Lignano. Gradito e positivo il ritorno di Maradona junior come di Giuseppe Soria, elemento di spicco del Bibione. "Sono contento per la vittoria ma anche della prestazione della squadra - ha spiegato il player-manager degli azzurri, che stavolta ha deciso di non 'utilizzarsi' a causa di una botta ricevuta nell'ultima gara di campionato - il primo gol è nato da uno schema provato in allenamento e questo costituisce un segnale importante per il futuro. Dobbiamo lavorare tanto per migliorarci, specialmente in difesa anche se oggi non abbiamo preso gol. L'esordio è stato migliore del previsto, non ho nulla da rimproverare ai ragazzi". La performance degli azzurri è stata salutata da un folto e caloroso pubblico che ha affollato gli spalti del Beach Park, lo storico impianto del lungomare cervese. Alberto Mambelli, vice presidente vicario della LND, ha fatto gli onori di casa, accompagnato in tribuna da Giorgio Crescentini, presidente della Federazione Calcio di San Marino, da Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, e da Alfredo Trentalange, presidente del settore tecnico arbitrale. "Abbiamo assistito ad una bella partita e vissuto un bel pomeriggio all'insegna del beach soccer - ha commentato Mambelli, che riveste anche il ruolo di capo delegazione della Nazionale - si tratta di un buon inizio per il nuovo percorso che dovrà affrontare la nostra Nazionale. Faccio i miei migliori auguri al nuovo commissario tecnico e mi complimento per la buona prova offerta dalla squadra". Dopo l'amichevole del Crescentini contro l'Ungheria e l'ormai tradizionale sfida con i vice campioni del mondo della Svizzera durante il festival estivo di Zurigo, venerdì 6 agosto, l'Italbeach sarà impegnato nelle Superfinal di Euroleague in Portogallo (26/29 agosto) per difendere il bronzo conquistato un anno fa.
(articolo tratto da http://www.lnd.it/index.php?page=home&ctl_level_id=99)

BEACH SOCCER UN PO DI STORIA E UN PO DI REGOLE



Il beach soccer è il gioco del calcio giocato sulla sabbia. Negli anni 2000 il calcio sulla sabbia è stato riconosciuto dalla FIFA e si svolgono quindi campionati a livello nazionale ed internazionale. Sebbene fosse già praticato da molto tempo, le regole del gioco sono state fissate solo nel 1992, con la fondazione dell'organismo di governo Beach Soccer Worldwide.




REGOLE DEL GIOCO
Il regolamento ufficiale contiene 18 regole (stutturate quasi come quelle del calcio e del calcio a 5). Le principali nozioni sono:



Una squadra è costituita da 5 giocatori, compreso il portiere; la panchina è costituita da 3/5 giocatori.
Numero di sostituzioni illimitato.
Due arbitri.
Si giocano 3 tempi da 12 minuti ciascuno con 3 minuti di intervallo tra un tempo e l'altro.
La partita non può finire in parità: si giocano tempi supplementari di 3 minuti con Golden Goal ed eventualmente i rigori.
Le punizioni sono sempre dirette, senza barriera e devono essere battute da chi subisce il fallo.
A differenza del calcio, il portiere ha la possibilità di prendere il pallone con le mani su un retropassaggio intenzionale di piede da parte di un giocatore della propria squadra
Si gioca senza scarpe.



STORIA
Nell'aprile 1994 si è tenuto il primo evento trasmesso in televisione sulla spiaggia di Copacabana[1], nella città di Rio de Janeiro, che ospitò i primi Campionati mondiali nel 1995. La competizione fu vinta dai padroni di casa del Brasile. Il successo della competizione ha dato vita al Pro Beach Soccer Tour. Ne 1998 fu istituita anche la Euroleague, oggi nota anche come Euro BS League, secondo la dizione inglese. In Italia nel 2003 il beach soccer fu inserito nella struttura della FIGCDagli anni 2000 questo sport ha conosciuto un grande crescita e ha attratto numerosi sponsor e tifosi. Sono aumentate anche le squadre partecipanti alle competizioni internazionali, vista la diffusione del beach soccer in molti Paesi.




L'omologazione dei campi, così come la promozione dell'attività ufficiale, è affidata alla Figc, e in particolare alla Lega Nazionale Dilettanti, nel cui ambito è stato costituito il Dipartimento Beach Soccer dal 2003.

Caratteristiche del campo
Dimensioni: il rettangolo di gioco deve avere una lunghezza massima di 40 metri e una lunghezza minima 34 metri una larghezza massima di 30 metri e una larghezza minima di 24 metri.Un campo normale è 37m per 28m.
Linee: il rettangolo di gioco deve essere delimitato da quattro linee, due laterali e due sui lati corti, di larghezza variabile dai 7cm ai 12 cm, formate da nastro realizzato in materiale resistente e di un colore diverso con quello della sabbia. Normalmente il colore è blu o arancione e la larghezza è 10cm.
Bandierine: ci sono dieci bandierine di cui sei di colore rosso e quattro di colore giallo disporre alte circa 1,50 metri (1 metro sopra il livello della sabbia). Tutte le bandierine devono essere fatte di plastica indistruttibile, elastiche e resistenti al vento e la parte superiore non può essere affilata.
Porte: ci sono due porte, possibilmente di materiale plastico, larghe 5,50 metri ed alte 2,20 metri sul livello della sabbia. I due pali e la traversa di ogni porta devono avere un diametro variabile fra gli 8 e i 10 cm (normalmente 9 cm). Per le reti è consentito l'utilizzo di iuta, canapa e nylon. Le porte possono avere sostegni strutturali o essere sostenute con reti in tensione e pali affondati con o senza supporto sotto la superficie.

sabato 31 luglio 2010

ATP UMAGO AZZURRI SUPER SEPPI E STORACE A CACCIA DELLA FINALE


Attenti a quei due. Andreas Seppi (nella foto) e Potito Starace sono impegnati oggi nelle semifinali dell'"Atp Studena Croatia Open", torneo Atp da 450mila euro di montepremi in corso sui campi in terra rossa di Umago, in Croazia. Due tennisti italiani in semifinale in un torneo Atp non si vedevano dagli Internazionali di Sicilia a Palermo nel 2005: nell'occasione erano proprio Seppi, battuto dal russo Igor Andreev, e Filippo Volandri, che sconfisse il tedesco Berend ma poi fu superato in finale da Andreev.

Andreas - alla sua seconda semifinale di fila dopo Amburgo - trova dall'altra parte della rete lo spagnolo Juan Carlos Ferrero (n. 4): il 26enne altoatesino si è aggiudicato due dei tre precedenti confronti diretti, ma il 30enne di Oteniente ha vinto proprio quello disputato un anno fa in semifinale a Umago. Ieri nei quarti Seppi ha eliminato l'austriaco Jurgen Melzer, secondo favorito del seeding, prendendosi la rivincita per il match perso la scorsa settimana ad Amburgo.

Potito affronta invece l'argentino Juan Ignacio Chela, ottava testa di serie, protagonista ieri dell'eliminazione del primo favorito del torneo, il russo Nikolay Davydenko. Il 30enne di Buenos Aires è avanti per 3-2 nei confronti diretti con il campano ma Starace ha vinto l'ultima sfida giocata negli ottavi a Barcellona nel 2007. Nei quarti Starace ha eliminato l'idolo di casa, il croato Ivan Ljubicic, terza testa di serie del torneo.

venerdì 30 luglio 2010

BEACH TENNIS IL BMT FA TAPPA AD ALBA ADRIATICA


Il giro d’Italia del BTM Tour, partito il 25 giugno da Pescara, torna per il secondo anno consecutivo a far tappa in Abruzzo, ad Alba Adriatica (TE), da oggi fino a domenica 1 agosto.
In attesa della conclusione in grande stile con l’evento del Gran Gala del Beach Tennis, che si terrà dal 27 al 29 agosto sempre in Abruzzo, a Vasto Marina (CH), questo week end, la 6° tappa del BTM Tour approda sul litorale teramano, promettendo di bissare il successo di pubblico e di organizzazione del Tour 2009.
Infatti, dopo il grande coinvolgimento registrato in tutte le tappe, ci si attende il solito entusiasmo e la solita partecipazione di pubblico e le carte per raggiungere questi risultati ci sono tutte. Alla tappa di Alba Adriatica saranno presenti tutti migliori atleti del ranking mondiale: i Campioni del Mondo Maldini/Meliconi, i Campioni d’Italia Mingozzi/Marighella, coppia favorita di questo Torneo, Tazzari/Garavini e tanti altri.
Al Torneo, saranno presenti anche atleti stranieri: i beachtennisti della Repubblica Ceca, Pavel Radel e Lukas Mrnavy, coppia ben nota agli appassionati di questo Tour 2010 e una new entry, rappresentata dalla coppia di atleti francesi, Vincent Fortea e Gregory Mathurin, ai quali é stata assegnata una wild card per accedere al tabellone principale del sabato.
Nella categoria femminile, parteciperanno le Campionesse del Mondo Bacchetta/Spazzoli, Bonadonna/D’Elia; Eva D’Elia ha vinto la scorsa tappa a S.Maria di Castellabate (SA) insieme all’atleta di talento diciannovenne, Veronica Visani, presente anche in questa tappa, ma in coppia con Sara Pretolesi.
Presenza significativa di atleti pugliesi sia nella categoria femminile che in quella maschile (Cramarossa, Avvantaggiato, D’Elia, Greco etc.). In gara anche l’abruzzese Luca De Berardinis che farà coppia con il sammarinese William Forcellini.
Giocheranno quindi i mostri sacri della disciplina ma anche tante giovani promesse. Da menzionare nella categoria maschile la presenza del giovanissimo romagnolo, Michele Cappelletti (ora in coppia con Colbucci), che nella tappa scorsa, ha disputato una finalissima combattuta ed emozionante insieme al compagno Luca Carli, mettendo a dura prova i Campioni del Mondo.
Il Beach Tennis Master Tour, é giunto alla sua quinta edizione e si conferma come appuntamento di primissimo livello nel panorama degli eventi estivi, rilanciando anche nel 2010 la sua formula di evento itinerante, caratterizzato da tre ingredienti principali, passione, divertimento e tanto spettacolo. E quest’anno il torneo sta riscuotendo un successo superiore alle aspettative, confermando la crescita esponenziale del movimento del beach tennis in Italia e fornendo un ulteriore stimolo a quello internazionale. Perché il BTM Tour é l’unico Torneo ufficiale della FIT, inserito pienamente nel circuito internazionale dell’International Tennis Federation, (é infatti valido per il ranking mondiale).
Punto di riferimento sarà per tutti il Beach Tennis Village, spazio polifunzionale di 2.500 mq dove ci saranno 4 campi di beach tennis, di cui uno centrale, uno Segio Tacchini, sponsor tecnico, e 2 campi secondari, che in questa tappa di Alba Adriatica, verrà allestito esattamente sul Lungomare Marconi, all’altezza della Rotonda di Via Arno. A impegnarsi attivamente per la realizzazione dell’evento, il Comune di Alba Adriatica con il Patrocinio della Provincia di Teramo.
In questa tre giorni di sport, ci saranno anche momenti di spettacolo ed esibizioni sportive come quelle delle atlete di livello internazionale di ginnastica ritmica, Laura Vernizzi (medaglia d’argento a squadre alle Olimpiadi di Atene nel 2004 e medaglia d'oro a squadre ai Campionati Mondiali di Baku - Azerbaijan - nel 2005) e Sheila Verdi.

Il Beach Tennis tappa per tappa:
25-27 giugno Pescara - Campionati Italiani Assoluti
02-04 luglio Margherita di Savoia (BTA)
09-11 luglio Ostia (Roma)
16-18 luglio Tirrenia (Pisa)
23-25 luglio Salerno
30 luglio - 01 agosto Alba Adriatica (Te)
27 agosto- 29 agosto Vasto (CH)
(articolo preso da http://www.federtennis.it/)

ATP UMAGO SECONDO TURNO STAMANE IN CAMPO STEPPI E STORACE


Due gli azzurri impegnati oggi nel secondo turno dell'"Atp Studena Croatia Open", torneo Atp da 450mila euro di montepremi in corso sui campi in terra rossa di Umago, in Croazia. I match sono stati rinviati a questa mattina a causa della pioggia torrenziale caduta ieri.
Andreas Seppi, reduce dalla semifinale di Amburgo, dopo essersi imposto all'esordio sull'argentino Maximo Gonzalez, affronta il belga Olivier Rochus: l'altoatesino si è aggiudicato l'unico precedente. Potito Starace (nella foto), dopo aver battuto l'ucraino Sergiy Stakhovsky, settimo favorito del seeding, gioca contro il tedesco Bjorn Phau, che ha eliminato Fabio Fognini (il campano ha vinto l’unico precedente la scorsa settimana ad Amburgo).
In caso di vittoria di nuovo in campo nel pomeriggio per i quarti di finale.
(articolo tratto da http://www.federtennis.it/)

mercoledì 28 luglio 2010

NUOVA SKIAREA A MADONNA DI CAMPIGLIO



Presentata alla stampa internazionale la nuova Skiarea che collegherà Pinzolo alla Val di Sole.
A partire dall’Inverno 2010/2011 nuovi impianti all’avanguardia e nuove piste per una discesa lunga 150 Km.
Davanti ai giornalisti accreditati a Wrooom 2010, l’appuntamento che riunisce a Madonna di Campiglio i team di Ducati e Ferrari, è stata illustrata questa mattina la grande novità che rivoluzionerà l’offerta sciistica del Trentino e il sistema di mobilità di uno dei caroselli più belli dell’arco alpino: la nuova Skiarea Madonna di Campiglio, Val Rendena, Val di Sole.
Dal Doss del Sabbion di Pinzolo al Grostè di Campiglio, lo scenario è quello delle Dolomiti di Brenta, dichiarate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Un ambiente di grande fascino e che da sempre ha attratto milioni di turisti: da Madonna di Campiglio, a Pinzolo, fino a Folgarida Marilleva, la nuova skiarea sarà un continuum di piste di ogni ordine di difficoltà.
In 20 minuti la nuovissima Campiglio Express ad 8 posti ad agganciamento automatico collegherà Madonna di Campiglio con la vicina Pinzolo.
L’impianto servirà una nuova pista, in parte rossa in parte nera, che, inserendosi nella rete delle piste attuali, comporrà il tracciato DoloMitica, che dal Doss del Sabion (2100 metri) scenderà a valle (800 metri), seguendo due varianti: la STAR, impegnativa, all’altezza delle più belle piste dell’intero arco alpino, e la TOUR, lunga 5,5 chilometri, abbordabile e per tutti, ma affascinante per la lunghezza e la variabilità del tracciato.
L’inaugurazione degli impianti e delle nuove piste è prevista per il prossimo dicembre 2010, per celebrare i 100 anni di sci di Madonna di Campiglio.

“Questo grande progetto – ha dichiarato Tiziano Mellarini, Assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento – dimostra la bontà del “Sistema Trentino”, in cui pubblico e privato collaborano per soddisfare le esigenze del territorio creando nuove opportunità di sviluppo nel rispetto dell’ambiente”.

“Siamo orgogliosi di vivere in un contesto bellissimo – ha commentato Walter Bonomi, Sindaco di Pinzolo–Madonna di Campiglio – ma avvertiamo altresì la responsabilità di preservare un patrimonio straordinario che è di tutti. Il progetto della nuova skiarea, che sarà la più estesa del Trentino collegata sci ai piedi, è il frutto della sinergia tra Provincia Autonoma, i Comuni della Val Rendena, le Funivie di Pinzolo, Campiglio e Folgarida Marilleva”.


“Volevamo celebrare al meglio i 100 anni di sci di Madonna di Campiglio – ha dichiarato Jalla DeTassis, Presidente dell’Azienda per il Turismo di Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena. Le nostre vette sono oggi Patrimonio dell’Umanità e la nuova skiarea, che sarà gestita secondo i protocolli internazionali di qualità UNI EN ISO 14001 “Sistema di gestione ambientale”, permetterà una nuova fruizione di queste bellezze”.

lunedì 26 luglio 2010

Tennis by Join Us di Boscolo Andrea: MARDY FISH VINCE AD ATLANTA

"Mardy Fish raggiunge il 35° posto del rankig Atp. Dopo l'eliminazione al secondo turno di Wimbledon, vince il torneo di Atlanta (e pensare che durante il torneo di wimbledon era 79°; un salto di ben 42 posizioni!). E' il suo secondo successo consecutivo: il primo vinto sull'erba di Newport, il secondo sul cemento di Atlanta.
In finale si è battuto contro il suo connazionale Isner : Fish annulla due palle break in apertura, ma cede il servizio al sesto tentativo con un doppio fallo che lancia il rivale alla conquista del primo set. Ma nella seconda partita Fish si rivela meno falloso e piazza il break decisivo nel decimo gioco chiudendo con lo stesso punteggio del primo e trascinato dall’entusiasmo strappa la battuta al suo avversario subendo subito il controbreak. Isner mette a segno la rimonta e si presenta al tiebreak del terzo set, dove Fish perde di rado.
Per il 28enne si tratta del 5° titolo in carriera, di cui 4 conquistati negli states; terza finale invece persa per Isner..

MONDIALI JUNIOR DI FREESTYLE E SNOWBOARD


Manca meno di un mese al via dei Mondiali Junior di Freestyle e Snowboard, in programma a Lake Wanaka, in Nuova Zelanda, dal 20 al 31 agosto 2010. In gara più di duecento giovani atleti da ben 20 nazioni. E’ la prima volta che snowboard e freestyle si mettono assieme per un Mondiale. E’ anche la prima volta che i Mondiali si svolgono in Nuova Zelanda.
“Molti di questi atleti fanno parte del ranking mondiale e di sicuro la competizione offrirà gare spettacolari ed emozionanti”, ha assicurato Arthur Klap, del comitato organizzatore. Sono in tutto nove gli eventi in programma a Lake Wanaka: slopestyle, snowboard cross, half-pipe, slalom parallelo e slalom gigante, per lo snowboard; slopestyle, ski cross e half-pipe per il freestyle.

sabato 24 luglio 2010

CONTINUATE A VOTARE


Il sondaggio continua... quali sono i comprensori che volete siano inseriti tra quelli convenzionati con l'associazione join un?? oltre a quelli già convenzionati che sono Civetta, San Martino di Castrozza- Passo ROlle, Val di Fiemme -Obereggen e 3 Valli Falcade-S.Pellegrino-Moena...

Dopo questa prima settimana di votazione vorreste fossero inseriti i comprensori di Cortina d'ampezzo e Madonna di Campiglio.. continuate a votare e a scriverci in questo post cosi con il vostro parere riusciremo a fare in modo che l'associazione sia sempre più vicina alle vostre esigenze.... perche L'associazione Join Us siete voi!!!

martedì 20 luglio 2010

Tennis by Join Us di Boscolo Andrea: Pennetta battuta in finale a Palermo..sigh..

Kaia Kanepi (estone) ha vinto a Palermo il primo torneo Wta della carriera battendo in finale Flavia Pennetta per 6-4 6-3. La 25enne ha giocato decisamente meglio sfruttando tutti i momenti chiave del match.

Flavia aveva iniziato bene andando subito avanti un break, cercando il dritto della rivale e mantenendo il comando delle operazioni per i primi quattro game. Poi però la Kanepi ha alzato il ritmo e la pugliese non ha più saputo reagire.

A fine match, Flavia Pennetta è delusa, ma trova parole da vera sportiva: "Devo congratularmi con Kaia, ha giocato un grandissimo match. Ora l'obiettivo è concentrarmi sulla parte di stagione che si disputa sul cemento, spero di difendere i risultati ottenuti l'anno scorso".

lunedì 19 luglio 2010

SCIARE A DUBAI.... ORA E' POSSIBILE!!!



DUBAI - "Scio sette volte all'anno, ma non ho mai visto una montagna innevata: troppo difficile, meglio qui". Rashidi è uno studente egiziano che risiede ad Abu Dhabi, indossa scarponi, guanti da neve, pilota sci sciancrati e per trovare una pista ci mette metà del tempo di un milanese che va a Bormio. Un'ora e mezzo, e passa la paura. Anche se all'esterno del paradiso artificiale di Ski Dubai il termometro supera i quaranta gradi, ed è faticoso pure spalmarsi sulla spiaggia. Basta entrare nel gigantesco Mall of the Emirates, sulla Sheikh Zayed Road, godere dell'aria condizionata che, si scoprirà, viene alimentata dalla neve riciclata della pista, ed ecco, dietro una vetrata, il miracolo dello sci indoor: alberi di Natale, spazzaneve, sciatori, seggiovie a quattro posti e neve, tanta neve.


Adatta ad un pubblico dal palato poco esigente? Lo abbiamo chiesto ad Aksel Lund Svindal, il norvegese che ha vinto una Coppa del mondo, due ori ai Mondiali di sci, ed ha visitato l'impianto: "Il pendio è facile, ma la neve è proprio buona, compatta quanto basta per godersi una bella sciata. Ed è incredibile pensare che sei in mezzo al deserto".

Va a finire che tra dieci anni la Coppa farà tappa qua, a pochi chilometri dal Burj al Arab, l'hotel a sette stelle, e dalle isole artificiali a forma di palma. Se qualcuno avesse parlato nel 2000 di uno slalom nel centro di Mosca con tutti i più grandi campioni, com'è successo lo scorso 2 gennaio, sarebbe finito in casa di cura. Ma se i torpidi dirigenti della federazione internazionale non hanno ancora fiutato la passerella planetaria negli Emirati, l'impatto di Ski Dubai resta incredibile anche senza campioni. Portare la neve nel posto più ostile della terra, il deserto, è una sfida ormai vinta, alla quale mancava solo la benedizione degli assi dello sci. Ora che è arrivata, ci si stropiccia gli occhi scoprendo ragazzi arabi, tagliati fuori da sempre dal mercato del turismo invernale, che si gettano ad alta velocità giù per i quattrocento metri del pendio. Indossando capellini stravaganti, giacche a vento nere col teschio, da snowboarder, il tutto mescolato ai simboli tipici degli Emirati come la sciarpa con l'immagine dell'emiro Al Maktoum.

Lo sci come svago, da praticare spesso, con facilità, perché all'ingresso di Ski Dubai il prezzo di 180 dirham, quaranta euro, per due ore, comprende l'affitto dell'attrezzatura. Scarponi, calzini, sci, attacchi, tuta.

Gli unici indumenti che non vengono forniti sono i guanti ed il cappello, in vendita comunque nello shopping center Snow Pro. Alla pista si accede attraverso le scale mobili e le porte girevoli, i bastoncini si prendono all'ingresso: poco prima di affrontare l'incredibile calo della temperatura, che scende a meno quattro gradi. Ripetiamo, quando fuori dall'impianto si superano i quaranta.

Il procedimento per creare la neve nel deserto è simile a quello usato nelle stazioni di montagna: l'acqua viene raffreddata, mandata attraverso tubi verso i cannoni e sparata di notte quando i 23 congelatori sono al massimo della potenza e la temperatura di Ski Dubai è di 7-8 sotto zero. Più complesse le misure per conservare la neve compatta come piace a Svindal: tra il tetto ed il soffitto dell'impianto è stata formata un'intercapedine di cinque metri, lo stesso spessore delle pareti. Sotto la pista infine scorrono cento chilometri di tubi che contengono glicolo etilenico e mantengono la temperatura della neve a meno 16. Una volta sciolta, la neve serve a raffreddare l'acqua dell'impianto di condizionamento del centro commerciale.

Molto kitsch, ma divertenti, i centri di ristoro: l'Avalanche cafè a metà pista che offre, tra l'altro, un vin brulè non alcolico, e il Sankt Moritz cafè che serve la fonduta in un arredamento da chalet svizzero.

Questa formula ha ispirato nuovi scenari sempre più faraonici. Il progetto di Dubailand, megalopoli del turismo già segnalata su tanti cartelli stradali, prevede uno Snowdome esteso per 1,4 milioni di metri quadrati (Ski Dubai è fermo a 22.500). I progettisti annunciano piste di pattinaggio su ghiaccio, un hotel e nove torri residenziali a forma di iceberg, shopping mall, ristoranti. Lo ski dome sarà contenuto all'interno di una cupola trasparente alta 75 metri, mentre già si parla di una nuova pista nell'emirato di Ras al-Khaimah, raggiungibile solo con ovovia o elicottero.

Si dirà: vuoi mettere le Disneyland dello sci con la Gran Risa, o la Stelvio? Ma anche ai campioni, esiliati al freddo pure d'estate, brillano gli occhi di fronte alle sirene di Dubai: la neve la mattina, il mare il pomeriggio. O viceversa. Tanto Ski Dubai resta aperto fino a mezzanotte.


venerdì 16 luglio 2010

Benvenuti al Passo dello Stelvio - Sci estivo stagione 2010


Il ghiacciaio dello Stelvio è la più vasta area sciabile estiva delle Alpi. Aperto da maggio a novembre vi permetterà di praticare lo sci estivo in uno splendido ambiente d’alta quota, circondati dalle imponenti vette del gruppo Ortles-Cevedale. Vi aspettano oltre venti km di piste tra i 2758 metri del Passo e i 3450 del Monte Cristallo dove anche i grandi campioni dello sci preparano la nuova stagione agonistica.
Il Passo Stelvio non è solo sci estivo: Stelvio è anche sinonimo di grande ciclismo lungo i tornanti della spettacolare strada voluta dall’imperatore Francesco II d’Austria, di escursioni nella natura incontaminata del Parco Nazionale, di percorsi e siti storici legati agli eventi della prima guerra mondiale dove sono ancora ben evidenti i resti delle trincee e delle fortificazioni realizzate.
La vacanza al Passo Stelvio accontenta davvero tutti. Per il relax c’è solo l’imbarazzo della scelta: il silenzio e la quiete in alta montagna certamente non mancano.
Magico Stelvio davvero: splende il sole sul ghiacciaio del Livrio, ed il manto nevoso è invernale. Ottime condizioni per mettere gli sci ai piedi, in uno scenario davvero incantevole. C'è il tutto esaurito questa settimana: sci club, corsi, atleti azzurri. Di tutto, di più. Sulle nevi perenni dello Stelvio c'è il corso allenatori di terzo livello, quindi hanno scelto le nevi immacolate del Livrio per iniziare la stagione agonistica Peter Fill e Christof Innerhofer, le eccellenze della polivalenza azzurra. Geister, Payer, Cristallo, tutti gli impianti sono in funzione, e sopratutto si scende ancora perfettamente fino ai 2700 metri del Passo. Cosa aspetti allora a venire a sciare allo Stelvio? Passo Stelvio, il meglio dei ghiacciai alpini.

martedì 13 luglio 2010

VAL SENALES ( Italia)



Dopo Tignes ( CLICCA QUI) e les 2 Alpes ( CLICCA QUI) ecco il terzo ghiacciaio che vi presentiamo dove anche qui organizzano dei bellissimi camps estivi di snowboard...
Al contrario dei camps di Deux Alpes, il camp che si svolge in Val Senales ormai da cinque anni, è un camp completamente "freestyler" impostato per rider che amano il pipe, i saltoni grandi, ma veramente grandi e che vogliono girare con gente che spacca il culo.
Infatti questo camp è organizzato e diretto dai più forti freestylers italiani come Alberto Clement, Andrea Vecchi, Danny Morandini, i fratelli Kratter, Chicco Ciapponi e molti altri.
Questi pro si occupano di costruire le strutture e, quello che è più importante, di mantenerle sempre in ottime condizioni per tutta la durata del camp.
Ogni anno è prevista la partecipazione al camp, per qualche giorno, dei più grandi nomi dello snowboard mondiale, lo scorso anno erano presenti i team Forum, Nitro, Rossignol, Santa Cruz, Northwave …
Il camp ha una summer session che è sempre nel solo mese di luglio ed una autunnale tra la fine di settembre e l'inizio d'ottobre.
Ogni settimana c'è un contest e il vincitore si prende una sponsorizzazione da uno degli sponsor del camp che sono Nitro, Rossignol, Bastard, Reef, Ride, Northwave. Nella valle c'è anche uno snowpark e una mini per tutti coloro che partecipano al camp di snowboard.
Location: ci si trova immersi tra montagne altissime e candide, la vegetazione rigogliosa. Da ammirare anche gli antichi paesi, in particolare il borgo di Santa Caterina e il centro storico di Certosa.
Nigthlife: praticamente nulla, nella valle non si può parlare di paese, c'è un pub una pizzeria e più che altro … tante, tante vacche (nel senso di mucche).
Di certo non si va in Val Senales per divertirsi la sera, ma ci si va per girare in strutture ottimamente preparate, con gente che spacca veramente e che sta li anche per dare qualche suggerimento a chiunque glielo chieda.
Come arrivare: dall' A22 uscire a Bolzano Sud quindi seguire per Merano-Passo dello Stelvio, poi per Naturno e dopo poco troverete lo svincolo per Val Senales.
Se volete prendere il treno, allora dovrete arrivare alla stazione di Merano che dista 30 km quindi prendere il bus di linea.

Contatti: per qualsiasi info, tel: 0347/2231529 fax: 0125/751882
Link: http://www.valsenales.com/ (sito ufficiale del resort)
http://www.big-a.it/ (sito internet del Big A)



lunedì 12 luglio 2010

24 LUGLIO 2010 LA CAPANNINA WHITE PARTY


SABATO 24 LUGLIO "LA CAPANNINA" DI ISOLA VERDE RIPROPONE:

"WHITE PARTYYYYYYYYY"

DJ SET: SUCK MY SOUND & MASCIA ZIRPOLI
VOICE: ALEX & MARC
PERCUSSION LIVE BY BRAZIL

DURANTE LA SERATA:
PERFORMANCE BREAKDANCE TARGATO NEWFIGHTERS "STELLA"

INGRESSO SOLO SU LISTA SE NON MI CHIAMATE PER FARVI INSERIRE IN LISTA NON POTRETE ENTRARE ALLA FESTA, INOLTRE C'E' LA POSSIBILITA' DI PRENOTAZIONE BUS ATTENZIONE CHE I POSTI PER I BUS SONO POCHI QUINDI CHI PRIMA PRENOTA PRIMA ALLOGGIA!!!
INFO MARCO 3406806439

Sponsor della serata:
- POLE POSITION (W) - via Saragat,22 - mestre (VE)
- PURA VIDA - P.zza Baldin,38 - Sant'Anna di Chioggia
- AFRICA STYLE
- PARRUCCHIERI ZANEL - Via S. Giuseppe,22 - Cà lino di Chioggia

organizzazione by pata pata.
con la partecipazione dei Balneari e dei Ciosoti della Neve

venerdì 9 luglio 2010

LES DEUX ALPES (LES 2 ALPES)


Dopo Tignes; andate a leggere l'articolo se ve lo siete persi; (CLICCA QUI) ecco il secondo ghiacciaio che vogliamo presentarvi dove vengono organizzati casmps estivi, tra l'altro siamo presenti anche noi con i camps di 6punto9, leggi l'articolo ( CLICCA QUI).


Les2Alpes é il ghiacciaio più grande d'Europa dove fare snowboard d'estate con ben 10 impianti di risalita, tra cui un trenino sotterraneo davvero incredibile che solo i francesi potevano costruire !!
Le piste per lo sci e snowboard sono veramente larghe (sembrano autostrade!!) e fino alla metà di luglio neanche troppo affollate, la scelta del periodo è molto importante. Il ghiacciaio é tra i ghiacciai il piú bello ed é sempre dotato di snowparks e presta molta attenzione alle esigenze dello snowboard estivo.
Il ghiacciaio apre attorno al 15 di giugno (dopo la chiusura del mese di maggio) e vi posso assicurare che fino alla prima settimana di luglio sembra inverno.
La neve tiene tranquillamente fino alle 13-14 e, se siete fortunati, rischiate anche di prendere qualche simpatica perturbazione atlantica che vi scarica una trentina di cm di sana powder, estremamente gradita dai freeriders. Fare snowboard freeride sul ghiacciaio estivo è una cosa stupenda, è come avere un panettone surfabile a 360 gradi, con colline, canaletti, cambi di pendenza e tutto il resto. Chiaramente più si va in la con l'estate più le condizioni cambiano, in peggio naturalmente. Comunque, personalmente mi è capitato di trovare del powderello della neve fresca anche nella prima metà d'agosto quindi …… non si sa mai.
Per quanto riguarda le strutture, il ghiacciaio francese offre due pipes permanenti, un grande snowpark con 10-12 tra kicks, più o meno grandi (per principianti e non …), spine (sicuramente il futuro degli snowparks), hand-rails e tutto ciò che può facilitare il jibbing dello snowboard freestyler. Come ogni snowboard snowpark che si rispetti, c'è anche la musica, suonata dai piatti Technics di un DJ francese.
Location: il paese di Les Deux alpes é costituito in parte da vecchie e belle casette montane e in parte da palazzoni cementoni è collocato in una vallata stretta e lunga tra due diversi versanti molto verdeggianti (ma solo d'estate) segnati solo dagli impianti di risalita funzionanti nel periodo invernale, tra cui la cabinovia Jandrì Express che vi porterà dai 1600m ddi Les Deux Alpes ai 2600 m dell'intermedia e quindi fino a su, al ghiacciaio dove prendendo il trenino sotterraneo potrete arrivare fino al punto più alto 3600 m.
Nigthlife: Les Deux Alps è anche famosa per la sua vita notturna. Ci sono molti pub, pubbetti, disco-pub caratteristici, come il Rodeo, dove andare a bere qualche birra, ballare sui tavoli e cercare di socializzare il più possibile. Insomma se vi piace far casino è il posto giusto, altrimenti … a letto presto, o fate quello che volete.
Come arrivare: Da Torino è possibile passare in Francia sia da Bardonecchia, sicuramente una via meno affollata e più bella, sia dal Monginevro. Una volta in Francia seguire per Briancon, quindi per Le Monetier, poi per Le Bain, superare il Col du Lautaret, La Grave fino ad incontrare un lago, in corrispondenze del quale ci saranno le indicazioni per Les Deux Alpes.
Per chi non usa la macchina, invece deve arrivare alla stazione di Grenoble per prendere l' autobus di linea di collegamento con Les Deux Alpes.

Summer Camps e scuole estive di snowboard: ecco i contatti per gli snowboard camps di Les 2 Alps

DEEP ICE Snowboard Camp
Tel/Fax: 0546/642193


NAZCA Snowboard Camp
(2Alps - Tignes)
Tel/Fax: 0165/87680 - Tel: 0338/4720149
Web: www.nazcacamp.com
e-mail: nazca@nazcacamp.com


Ecole du Snowboard
Tel: 0033/476797258


Snow Planet summer camps
Web: http://www.skiplanet.it/



SNOW KING Camp snowboard
Tel: 0174/334734-44398
Web: http://www.snow-king.com/
email: info@snow-king.com



Primitive School

Tel: 0033/476790932 Fax: 0033/476790935





FACCIO SNAO Snowboard Camp

Tel/Fax: 011/855146
Web: http://www.facciosnao.com/



BIG-A snowboard & skateboard camp
Web: http://www.big-a.it/
email: info@big-a.it
voce: 333.4608698


(Tratto da MG snowboard)

mercoledì 7 luglio 2010

INIZIAMO A SALTARE CON IL WAKEBOARD

Iniziamo dalle basi del salto: l’onda. Dobbiamo trovare una barca abbastanza pesante, che faccia un onda prima della planata di almeno mezzo metro: se la barca è leggera, basta salirci a bordo in più persone, quindi rimanendo tutti seduti a poppa, riusciremo ad aumentare il volume e l’altezza dell’onda



INIZIAMO A SALTARE

Iniziamo dalle basi del salto: l’onda. Dobbiamo trovare una barca abbastanza pesante, che faccia un onda prima della planata di almeno mezzo metro: se la barca è leggera, basta salirci a bordo in più persone, quindi rimanendo tutti seduti a poppa, riusciremo ad aumentare il volume e l’altezza dell’onda. Altro particolare da non sottovalutare è la pulizia dell’onda: dobbiamo cercare di creare un’onda senza schiuma e per far ciò, è sufficiente compiere una leggera virata nella direzione dell’atleta, quindi se l’atleta esce di scia a sinistra, anche noi dovremo virare verso sinistra. Ora che siamo riusciti a creare un’onda utile al nostro scopo, dovremo analizzare il punto di ancoraggio della corda. L’ideale sarebbe avere il Pylon, che porta il punto di ancoraggio un paio di metri sopra il livello del mare, questo ci consente di avere maggior tempo in aria, quindi le manovre aeree saranno più stilose e, non ultimo, ci consente di affrontare il salto con minor velocità, appunto perchè rimarremo in aria più a lungo. Se non abbiamo la possibilità di mettere un Pylon, allora cerchiamo di attaccare la corda in un punto possibilmente alto, libero da ostacoli per 180, in quanto quando si esce di scia, per prendere velocità, si arriva anche di fianco alla barca.


BACKSIDE JUMP

Si intende backside jump, il salto che si effettua quando ci si avvincina al dente del salto con la lamina backside in acqua; questo è sicuramente il salto più facile da fare, in quanto si è molto meno sbilanciati che nel frontside..Usciamo di scia, i regular usciranno a destra, i goofy a sinistra. Teniamo le gambe un pò piegate, e iniziamo a spingere sulle punte dei piedi portando il peso maggiormente verso avanti per quadagnare velocità. Nel momento in cui ci troveremo di fianco alla barca, smettiamo di spingere e slidiamo con la tavola fino a portarci perpendicolari al moto della barca, con la lamina posteriore in acqua (in pratica giriamo la tavola finchè la punta non è rivolta verso l’onda). Ora facciamoci tirare dalla barca, piegandoci molto e facendo pressione sui talloni, ci troveremo a puntare veloci verso il salto; una volta raggiunto il dente, spingiamo verso l’alto, tenendo il peso al centro o spostandolo leggermente verso il piede anteriore (questo ci permetterà di ottenere un bilanciamento quasi perfetto nella fase aerea). Quando stiamo per atterrare, portiamo il peso leggermente indietro, in modo da non infilare la punta della tavola in acqua nel momento dell’atterraggio. Mano a mano che prendiamo sicurezza, possiamo aumentare la spinta sul dente, possiamo aumentare la velocità della barca, possiamo aumentare la “cattiveria” della rincorsa. Non appena saremo riusciti a chiudere perfettamente più di un onda-onda (in pratica si atterra al di fuori della scia dalla parte opposta), possiamo pensare a piazzare i primi grab.


FRONTSIDE JUMP

Si intende Frontside jump, il salto che si effettua quando ci si avvincina al dente del salto con la lamina frontside in acqua; questo è sicuramente il salto più difficile da fare, in quanto ci si trova ad affrontare il salto in una posizione che di certo non aiuta la stabilità.Usciamo di scia, i regular a sinistra e i goofy a destra. Iniziamo una piccola accelerazione laterale, quindi dirigiamoci verso l’onda con una discreta velocità. Un metro prima del dente, portiamo la punta della tavola verso la barca, in questo modo sarà più facile riuscire a chiudere il salto in piedi. Non spingiamo assolutamente con le gambe quando siamo sul dente, lasciamo sparare in aria dalla tavola e concentriamoci solo sull’atterraggio. Una volta che ci riesce facile saltare così, possiamo allungare l’accelerazione e aumentare il grado di avvicinamento al dente per riuscire ad avere una velocità sufficiente per fare un onda-onda. Nota bene: in questo tipo di salto, è più facile fare un backflip che un onda-onda.
(tratto da http://www.sportestremi.org/)

martedì 6 luglio 2010

SNOWBOARD CAMP SUMMER 2010


SnoWboard cAMp
Summer 2010 dal 10/07 al 24/08
LES 2 ALPES


… CALDO ?


Noi ciosoti di Join us, ti organizziamo alloggio in chalet con la family 6punto9 o in appartamento con i tuoi amici, skipass e corso di snowboard e tante attivita’ extra. A pochi km dal confine italiano, il resort con il comprensorio (3200>3600m) più grande e lo snowpark piu’ bello in Europa. Tutto questo lo puoi fare in ESTATE!
GLI ALLOGGI – da € 95 a settimana
Possibilità di alloggiare presso lo chalet 6punto9, così da condividere tutti i momenti della settimana con gli altri iscritti. In alternativa è possibile prenotare un appartamento scegliendo tra varie tipologie (dalla più “spartana” alla più lussuosa).
A seconda del periodo di soggiorno, i prezzi per lo chalet spaziano tra i 235 e i 295 euro mentre quelli per gli appartamenti partono da 95 euro alla settimana.

CORSI DI 6 GIORNI
Tutti i camp hanno durata settimanale e sono personalizzati per tutti i livelli. Sono pertanto accessibili sia da neofiti dello snowboard che dai più “navigati”. Le lezioni si svolgono al mattino sul ghiacciaio (in pista o nel park) e durano due ore al giorno. Durante le lezioni ci saranno delle riprese video, che rappresentano un indispensabile
strumento didattico, e delle vere photo-session. I principianti possono inoltre prenotare gratuitamente l’attrezzatura LTR Burton. Al termine delle lezioni, i rider sono liberi di rimanere sulla neve con i propri amici.
Il costo del corso e di uno skipass valido per sei giorni è di € 305.

ATTIVITÀ EXTRA-SNOW
Una volta di rientro dal ghiacciaio, i partecipanti ai camp 6punto9 hanno la possibilità di dedicarsi a divertenti attività. Alcune di queste sono comprese nel prezzo del pacchetto, mentre altre sono accessibili a costi agevolati. Svariate sono le proposte del resort, tra le quali rafting, parapendio, bungee-jumping, arrampicata, idrospeed, downhill, commando, bob, piscina, tennis, beach volley, centro benessere e gokart. Non mancano poi negozi di ogni genere, dedicati agli shopping-addicted. A conclusione di ogni giornata, non possono mancare i party della family 6punto9 che comprendono grigliate e serate a tema in locali della zona.

DEMO HOUSE BURTON: ti diamo la possibilità di testare le tavole 2011.

CONVENZIONE: per tutti i nostri clienti sconto del 10% sull’alloggio !!!

Info:
Chiedi di Marco 3406806439, se nel frattempo vuoi vedere un po’ di foto e info più dettagliate vai su www.6punto9.cominfocamp@6punto9.com tel 0033 612 897074 ti risponderà direttamente Dani di 6PUNTO9.